- Proposte di Viaggio
- Il Marchio del Parco
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- Progetti Europei candidati in attesa di valutazione
- Opere da realizzarsi nella ZSC/ZPS IT4060015
- Avviare una pratica in caso di danni da animali selvatici
Il Podere Pantaleone è un antico sito rurale di pianura, evoluto a bosco in seguito alla spontanea rinaturalizzazione di una vecchia piantata di vite maritata a pioppo nero ed acero campestre (Acer campestre). Ormai la componente arborea ha preso il sopravvento sugli incolti (ex-seminativi) tra un filare e l'altro, e l'insieme compatto di bosco e margini rinselvatichiti, prati mantenuti all'interno e due stagni, costituiscono un insieme di natura rigogliosa in un contesto fortemente antropizzato di coltivi e urbano, a brevissima distanza dal centro di Bagnacavallo (a sua volta considerato urbanisticamente il più equilibrato e conservato della bassa ravennate, ricco di testimonianze storiche e monumentali di grande interesse culturale e turistico). Piccolo, ma, come visto, prezioso, anche e, soprattutto, come esempio di evoluzione spontanea sviluppata in seguito all'abbandono di un contesto rurale, il sito è anche Area di Riequilibrio Ecologico regionale. Il sito è frequentato per visite, ma è lasciato il più possibile indisturbato alla libera evoluzione spontanea. La gestione scientifica dell'Area di Riequilibrio Ecologico è affidata a naturalisti locali; la proprietà, interamente pubblica, è del Comune di Bagnacavallo. Oltre a situazione di pregevole rifugio per la diffusione e la riproduzione del raro Scarabeo eremita odoroso (Osmoderma eremita), il sito si qualifica per la frequentazione crescente di avifauna come i rapaci sparviere, lodolaio (Falco subbuteo), gufo comune (Asio otus), assiolo (Otus scops). Una ricca popolazione di Anfibi e Rettili acquatici nello stagno completano un quadro faunistico interessante, mentre gli habitat vegetazionali, indicati in maniera ottimistica, sono in realtà prodromici di uno stadio evolutivo cui l'ambiente tende, in fase dinamica non ancora stabilizzata.
L'importanza del sito nella rete ecologica di pianura, nel collegamento tra collina e aree umide del Parco del Delta, affianca e completa gli unici corridoi naturali ancora esistenti rappresentati dai fiumi Lamone e Senio, ai quali il sito è raccordabile tramite canali (è vicino il Canale Naviglio Zanelli) tramite auspicabili, possibili ulteriori ampliamenti.