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Sito di Interesse Comunitario e Zona di Protezione Speciale Punte Alberete, Valle Mandriole

  • Codice Rete Natura 2000: IT4070001
  • Superficie a terra (ha): 972,00
  • Regioni: Emilia-Romagna
  • Province: Ravenna
  • Comuni: Ravenna
  • Ente Gestore: Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità - Delta del Po

Nonostante gli stravolgimenti degli ultimi 15 anni, è ancora il sito d'acqua dolce e di foresta allagata più importante del Parco del Delta, forse della regione e comprende quanto resta della cassa di colmata del fiume Lamone risparmiata dalla bonifica protrattasi fino al 1968. La zona umida attuale è divisa in due dal corso del fiume Lamone, che negli anni '20 fu dotato di accesso diretto fin quasi al mare e, qui, di una cassa di colmata residuo di quella più vasta che aveva avuto origine già in seguito alla rovinosa rotta di Ammonite (1839). E' collocata a monte, immediatamente a ridosso, della Statale Romea. La parte meridionale, Punte Alberete (circa 190 ha), è un bosco prevalentemente igrofilo dominato da frassino ossifillo (Fraxinus angustifolia), olmo campestre (Ulmus minor), pioppo bianco (Populus alba), salice bianco (Salix alba), sviluppatosi nel riempimento della cassa; la parte settentrionale, Valle Mandriole (circa 240 ha), è una valle aperta, anch'essa in via di parziale colmamento, che fino a circa 15 anni fa presentava abbondanti popolazioni elofitiche e idrofitiche. Entrambe le zone umide di acqua dolce sono caratterizzate dall'alternanza di diversi microambienti (localmente argini sabbiosi "staggi" e depressioni palustri "chiari") che ospitano diverse formazioni vegetali in rapporto alla profondità ed alle variazioni stagionali dei livelli idrici. Superfici aperte con acque relativamente profonde, fino alla fine degli anni '90 occupate da specie vegetali tipiche del lamineto, ora estinte, sono predominanti in Valle Mandriole e nelle bassure di Punte Alberete; popolamenti di elofite con predominanza di canna di palude (Phragmites australis) e lembi di bosco igrofilo e allagato si susseguono nelle aree più o meno soggette a sommersione risultando più estesi a Punte Alberete. La restante parte del sito comprende i terreni agricoli di più recente bonifica (circa 470 ha) e un lungo tratto del fiume Lamone, con boschi ripariali di salice bianco (Salix alba) e pioppo bianco (Populus alba) (Bosco di San Romualdo). Su una superficie contigua a Valle Mandriole è stato ripristinato alla fine degli anni '90 un piccolo prato umido su terreni precedentemente bonificati, purtroppo distrutto nel corso degli anni 2000. I biotopi di Punte Alberete e Valle Mandriole sono classificati come zona umida di importanza internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar e ricadono interamente in un'Oasi di Protezione (508 ha). Il sito, compreso quasi totalmente (93%) nel Parco Regionale del Delta del Po, è fiancheggiato dall'ingombrante presenza della Statale Romea, che lo separa dal Bardello e dalla Pineta di San Vitale. La vera minaccia attuale, però, risulta la scarsità di apporti idrici estivi dal fiume Lamone e l'inadeguatezza del sistema idraulico con la conseguente risalita del cuneo salino che sta drasticamente riducendo le comunità acquatiche.

Valle Mandriole
Valle Mandriole
(Milko Marchetti)
 
Orchidea acquatica (Orchis laxiflora)
Orchidea acquatica (Orchis laxiflora)
(Archivio Ente Parchi e Biodiversità Delta del Po)
 

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