- Proposte di Viaggio
- Il Marchio del Parco
- Ente+
- Progetti Europei candidati in attesa di valutazione
- Opere da realizzarsi nella ZSC/ZPS IT4060015
- Avviare una pratica in caso di danni da animali selvatici
Sull'argine del Po di Goro
Il percorso sull’argine del Po di Goro, lungo circa 25 chilometri, parte dal Centro visite del Castello della Mesola e, passata la Sacca di Goro, giunge alla Lanterna Vecchia, in Valle Gorino. Il primo tratto costeggia un lungo tratto del Po, tra boschi ripariali e golene allagate, mentre a destra si susseguono campagne coltivate, pioppeti e lembi di boschi termofili su cui volteggia il lodolaio. Presso Goro la golena si allarga in una bella palude, Valle Dindona, che ospita una garzaia di nitticora, garzetta, sgarza ciuffetto e airone guardabuoi. Poco oltre, la vista si allarga sul piatto paesaggio della Sacca, un grande braccio di mare racchiuso da una lunga lingua di sabbia protesa nell’Adriatico. Qui sostano in inverno migliaia di uccelli, mentre in primavera è possibile osservare tutte le specie di gabbiani e sterne nidificanti nel Delta. Il percorso termina presso il vecchio faro, da cui si dominano i vasti canneti di Valle Gorino, originati dalle acque dolci delle foci del Po; qui nidificano falco di palude e airone rosso, facilmente osservabili in volo o ai bordi dei canneti; nei chiari fangosi sostano stormi di limicoli e anatre.
Valle Porticino-Canneviè e Valli Bertuzzi
Il percorso all’interno di Valle Porticino - Canneviè è molto ben attrezzato con schermature e capanni per l’osservazione degli uccelli; vi si accede dal Casone di Porticino o dal Casone di Canneviè.
La Valle salmastra, ricca di vegetazione alofila, ospita numerose specie ornitiche, limicoli, in particolare cavalieri d’Italia, anatre e centinaia di folaghe. La visita alla stazione può proseguire in bicicletta lungo la strada Acciaioli, che costeggia l’argine orientale delle splendide Valli Bertuzzi, la laguna salmastra meglio conservata del Delta.
Sui numerosi dossi ricoperti di salicornia nidificano importanti colonie di gabbiani e sterne, che è possibile osservare dalla strada durante i continui spostamenti verso l’Adriatico e i prati che separano le Valli dal mare, che costituiscono i principali ambienti di alimentazione per le diverse specie. Dalla strada è anche possibile osservare grandissimi stormi di fenicotteri in sosta nelle tranquille acque della valle, assieme ad aironi bianchi maggiori, aironi cenerini, garzette e cormorani.